20 maggio 2007

La donna nelle favole

Avrei deciso, quasi quasi, di non fare ascoltare più le favole classiche ai miei bimbi. Sto prendendo le favole Fabbri editori (quelle A mille ce n'è, nel mio cuore di fiabe da narrar..per intenderci, insomma, che le hai ascoltate sicuramente anche tu) in cd e l'immagine della donna che ne esce è devastante. Ovvio che poi la società è maschilista, è colpa delle favole.
Farò un breve sommario della hit parade dei miei bimbi:
Biancaneve. La Bianca arriva dai nani e loro le dicono "resta pure da noi, ma quando noi non ci saremo non dovrai fare entrare nessuno perché la regina è, in realtà, una strega potentissima". Io me la farei sotto e, invece, la Bianca fa entrare, nell'ordine, la vecchia che vende nastri, cinture e corsetti e non ci resta secca per un pelino, poi la vecchia col pettine avvelenato e, ciliegina sulla torta, una vecchia che si mangia mezza mela e pretende di farle mangiare l'altra metà! Una qualsiasi ragazzina di media diligenza le vomiterebbe in faccia, la Bianca se la magna. Alè! Più tonta dei clienti di Wanna Marchi.
Raperonzolo. Dalla torre cala le trecce alla strega, sua matrigna, e occasionalmente, ma di nascosto, al principe. Cosa va a dire un giorno sbadatamente alla strega? "oggi sei pesa come il principe". Ma si può essere più *sciocche* di così?
Il pesciolino d'oro. È inutile descrivere, la parola è una sola: rompicoglion*! E dagli tregua un attimo a questo povero marito!
La bella e la bestia: le sorelle di Bella sono quanto di più vacuo possa esistere, non c'è una donna che aiuti il padre in difficoltà, solo i figli maschi, loro, le donne, solo a pensare a gioielli, vestiti e matrimonio o, peggio ancora, al nulla.
Minimo comun denominatore, i genitori danno via i figli come se niente fosse: mi hai mangiato i ravanelli e allora dammi tua figlia, il sinallagma è evidente.
L'unico che se ne esce sempre bene è il principe azzurro: arriva, bello, principe, ricco e senza tanti discorsi, se la sposa, altro che Dico!
Che dite, meglio se non le ascoltiamo più, vero?

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