A chi bambini non ne ha, a chi bambini ne vuole ma non ne ha, a chi si strugge nel vedere i bambini, avete ragione. I bambini danno felicità, l'amore che si prova per loro, per i propri figli, per il risultato del proprio amore per un'altra persona, è enorme, assoluto, indescrivibile. Li guardi e trovi ragione della tua vita, sebbene ragioni ce ne siano anche altre.
Però sappiate che ci sono i lati negativi e quando i lati negativi riguardano tuo figlio ti assicuro che la sensazione è quella di impazzire, vivere realtà sospese, vivere un incubo. Non parlo di dormire, non dormire, fa le bizze, non mangia e io mi stresso. No. Dico che capitano cose che ti fanno pensare di perderli, che muoiano. Niccolò ha due anni e cinque mesi e io oggi ho avuto la paura, per la seconda volta, di assistere alla sua morte.
La prima volta, il 6 giugno scorso, di notte si è svegliato urlando, con la febbre e quando l'ho preso ha avuto le convulsioni. Aveva perso conoscenza, si scuoteva, era cianotico, non respirava. Lo tenevo in braccio e pensavo Quando si ferma è morto. Fortunatamente non è successo, ma ha avuto tre episodi convulsivi in 24 ore, è stato ricoverato tre giorni in ospedale, poi ha dovuto fare accertamenti per escludere una serie di cose dai nomi pesanti. Sono stati giorni di vera merda.
Oggi invece è caduto come niente, così, scivolando, ha battuto la testa sul pavimento poi non si alzava, nemmeno avevo dato peso alla cosa, è caduto sei milioni di volte. L'ha preso mio marito e lui ha buttato gli occhi indietro, si è irrigidito poi si è afflosciato, aveva perso i sensi. Lo abbiamo messo sotto l'acqua fredda, sdraiato sul letto col ghiaccio e chiamato l'ambulanza.
Ora siamo qua, come si dice, in osservazione. Penso Che scema, magari è solo uno svenimento e penso alla morte.
Le mamme che hanno visto le convulsioni dei figli so che comprendono. È che sono talmente piccoli che sembrano ancora troppo fragili per certe cose e che, se loro non ce la fanno, tu non ce la fai con loro.
Spero che l'incubo odierno finisca qua.