29 dicembre 2007

Son sopravvissuta

Qualcuno, forse, non ci crederà ma son sopravvissuta, sopravvissuta a tutto, alla recita di natale di Niccolò, che faceva lo gnomo ed è uscito sul palco e si è messo a piangere e io (che mi son messa a piangere pure io) l'ho tirato giù in collo, poi è di nuovo uscito con tutti gli altri bimbi per i saluti finali e si è di nuovo messo a piangere e io (che mi son messa a piangere pure io, di nuovo) l'ho tirato giù in collo, di nuovo, ma son sopravvissuta.
Poi son sopravvissuta al giorno di natale, che si è allagata la casa, e avevo dieci persone a pranzo che se mi capita tra le mani chi le invitate io non lo mica cosa gli posso fare, a questa persona, che ha fatto gli inviti a tradimento in un giorno che si presta benissimo ad andare a scrocco, comunque son sopravvissuta (ed ho anche cucinato bene, ehm ehm).
Poi son sopravvissuta alle bugie di babbo natale, che lui si prende i meriti dei regali, ma i regali non li ha comprati lui, bimbi, quello è un millantatore, io porto rispetto e mantengo il segreto perché è anziano ma i regali, cavolo d'un mondo, li ho scelti e comprati io (e babbino, va là).
Poi son sopravvissuta all'influenza che sta colpendo tutti, ma io son sopravvissuta bene anche perché al momento sto passando indenne, diciamo che sto sopravvivendo a fare l'infermiera.
Capodanno non mi dà pensieri che ormai la tradizione è andare a dormire appena dormono i bimbi che le sei, o giù di lì, son le sei anche il primo gennaio, quindi non sto cantando vittoria troppo presto.
No, però dico, tu non ci sei mica rimasto male che non ho fatto gli auguri, vero? Ero impegnata nella sopravvivenza, però ti pensavo che speravo che stesse andando tutto bene anche a te, e anche a capodanno, nel sogno, ti penserò.

21 dicembre 2007

La passione per la moto

In questi giorni di freddo cane, che qua non nevica come, per dirne una, Cuneo, che non lo so mica perché mi vien da dire Cuneo, che non ci sono nemmeno mai stata, ma qua non si può fare un'analisi psicologica e allora se mi vien da dir Cuneo dirò Cuneo, però freddo è freddo, e la mattina c'è il ghiaccio dappertutto e i negozi che hanno quei display che mostrano le temperature dicono anche meno quattro, si vedon sempre i motociclisti che, vestiti da austronauti, sfrecciano tranquilli (e questo della tranquillità non è un fatto ma una mia supposizione) con le loro moto.
Allora io penso che quella deve essere proprio una passione, con questo freddo, che per me l'unico modo accettabile di spostarsi sarebbe il teletrasporto del letto.

E il teletrasporto, per una velocissima associazione di idee, mi fa venire in mente che oggi si deve adeguatamente omaggiare il signore che è qua di fianco, nel blogroll, dove sta scritto 8:49 pm.
(Questo post nella mia testa è nato con dei link, mi scuso ma al momento non li posso mettere, alla prima occasione però si. Gli svantaggi di un mobile blog)

aggiornamento: ah, fatto!

11 dicembre 2007

Una serata in famiglia

Io sono una maniaca. Ieri sera ci siam guardati tutti i filmini dei bimbi, i bimbi che fanno Uè Uè, i bimbi che imparano a camminare, i bimbi che giocano, che piangono, che fanno il bagnetto, che soffiano le candeline, e io, che sia inquadrata o fuori campo, dico sempre e solo una cosa: vieni qua amore, dai un bacino a mamma.
Mamma, sono sporco
Vieni qua, dammi un bacino
Mamma, bùa ah ah
Vieni qua amore, dai un bacino a mamma
Mamma, guarda!
Vieni qua tesoro, dammi un bacino
Le prossime volte mi dovrò sforzare di essere capace di una conversazione più varia, altrimenti passerò alla storia come una maniaca.
Poi, con mio marito, che è un po' critico con l'istituzione blog, ho avuto questa piacevole conversazione:
Birra: no, non ci credo, sono al n. 1149 nella classifica di BlogBabel, la mia ascesa sulla via del successo è inarrestabile!
Husband: Bene! Dal 1149 c'è l'ipod in premio, vero?
B: ah ah ah
H: no, davvero, quand'è che ci cominci a guadagnar dei soldi?
B: ma che soldi! Ma dai, il blog è uno strumento di libertà assolutamente incompatibile col guadagnar soldi
H: ma che dici? tutte le attività umane trovano motivazione nel guadagnar soldi
B: no, non sono d'accordo. So che esistono dei blogger che coi contest e cose che però, sinceramente ignoro, qualcosa ci ricavano, ma dai, uno si sporca la coscienza per un gadget, un regalo, una cazzata?
H: per esempio?
B: no, guarda, non lo so perché quelli che leggo io non li fanno questi contest o come si chiamano, peró so di aver letto in giro che se uno faceva un post sui peli vinceva qualcosa per radersi, suppongo, ma non lo so, non mi interessa, la funzione del blog è un'altra
H: si, voglio vedere, e se Calzedonia ti desse 2 mila euro per un post non lo faresti?
B: Calzedonia? Ma che cavolo ti viene in mente? Ma che c'entra Calzedonia?
H: se dicevo Gilette magari ci rimanevi male!

6 dicembre 2007

Colluttorio (2)

Quando una va dal dentista a fare la pulizia dei denti, poi dopo con la bocca non ci si vorrebbe nemmeno mangiare, come se ogni pasto, dalla colazione al pranzo, alla cena, passando per merende e coffe break vari, costasse i 77 euri cacciati dal dentista; un po' come quando si esce dal parrucchiere che si sta col collo intirizzito per non muovere nemmeno un capello da come li ha messi lui.
Comunque >questa volta non mi farò del male, il fogliettino del colluttorio non lo voglio nemmeno leggere che me l'hanno dato azzurro, color gelato gusto puffo, questa volta, ma dico io!

Il piccolino

Il piccolino è molto diverso dal fratellino, che sembra strano che due bimbi così vicini di età possano avere caratteristiche così diverse.
Il piccolo è sempre stato agitato, giorno e notte, non trova mai posa, sempre in movimento, la prima parola che ha detto (che nel linguaggio è precoce e gran chiacchierone) è stata: cacchi, perché noi gli dicevamo sempre caschi, attento caschi, e con questo si capisce il tipo.
Quando legge i librini lui vuol vedere una pagina sola, il fratello li sa a memoria, per dire gli aristogatti, il grande lo vuol leggere tutto, studia le figure, nota i dettagli, il piccolo va subito alla pagina della banda di jazzisti di Scat cat per cantare e ballare. Il grande è più intellettuale, lui è più fisico, il grande non so da quanto sa contare da uno all'infinito, il piccolo quando conta dice sette nove, e basta.
Il piccolino mi ha sempre chiamato per nome e le tate dell'asilo dicono che alcuni bimbi non lo sanno nemmeno il nome della mamma, è sempre stato mammone, legato a me e geloso di me. Però lui ora vuole esser chiamato Simba.
È un bimbo allegro e generoso, e invece i bimbi piccoli sono egoisti, per dire se mangia io gli dico Dai un po' di pappa a mamma, lui ride e me la infila in bocca.
È sempre eccessivo nelle sue manifestazioni, simpatico, intelligente e sveglio ma di quelli che ti possono anche mandare al manicomio da tanto è incontenibile.
Il mio piccolino, quando si dice il caso, oggi compie due anni.

5 dicembre 2007

Quelli che mi conoscono

Quelli che mi conoscono dicono che i vigili assegnati agli autovelox che
frequento io si son comprati anche la bandiera a scacchi, da sventolare
quando passo.