10 dicembre 2008

Italia uno

N: mamma, ieri all'asilo ho imparato una canzone ma non me la ricordo
più
B: amore, vedrai che poi te la ricorderai, l'hai imparata solo oggi.
Una canzoncina in italiano o in inglese?
N: in inglese
...
N: mamma, ma noi viviamo in Italia?
B: si tesoro, in Italia.
N: mamma, ma noi viviamo in Italia uno?
...

2 dicembre 2008

Chi non ci vuole

Il mio bimbo "grande" oggi, quando l'ho preso all'asilo, era disperato
perchè Giorgia, una bimbetta pulce che è con i bimbi più piccoli, di
cui è follemente innamorato, ha detto che non lo vuole sposare perchè
vuole sposare Davide.
Mi è andato il sangue al cervello, mi son venute alla mente offese
irripetibili nei confronti della bimba pulce. E a Niccolò avrei voluto
ricordare la prima regola di vita: andare nel baugigi a chi non ci
vuole.

21 novembre 2008

La meglio gioventù

Come potranno i nostri magistrati, attuali e futuri, fare giustizia ai singoli e al paese per quell'abuso incessante e vomitevole dei concorsi truccati?
Meno male abbiamo anche la meglio gioventù, quelli che restano fuori, quelli che non smafieggiano, i non corruttori e i non corrotti, i non collusi, quelli che non portano i codici commentati e i manuali, quelli che non hanno santi in paradiso ma solo due coglioni così per i quali non devono dire grazie a nessuno, quelli che non hanno debiti mafiosi, meno male abbiamo la meglio gioventù dei trombati.
Anche io sono una trombata, mio marito è un trombato, essere in buona compagnia mi fa orgogliosa.

15 novembre 2008

Tabula rasa

Qua in famiglia non abbiamo grandi informazioni dirette di quel che succede alle scuole elementari, alle medie a alle superiori, e siamo anche un po' colpevolmente negligenti nell'informarci in modo approfondito.
Abbiamo, però, un po' di notizie dirette di quelle che succede all'università, esperienza diretta dello stato della ricerca, del reclutamento del personale, delle modalità di utilizzo dei fondi tanto scarsi da parti di chi ha la gestione di quei pochi fondi. Ora io non sono nessuno e non avrei nemmeno voglia di stare a raccontare quel che ci è successo, quel che abbiamo saputo, quel che abbiamo visto, ma ogni giorno ci convinciamo sempre di più che nessuna riforma per l'università più blanda del fare tabula rasa possa avere un senso. Tabula rasa, stronzi.

13 novembre 2008

I tutor

Io, quando vado in macchina, ma anche in scooter, e incrocio quei
tutor per la velocità lungo le strade, se non segnalano Limite
superato quando passo, io ci rimango veramente male. E mi rammarico
del fatto che nessuno abbia pensato ad inserire un riferimento
quantitativo di superamento del limite di velocità, tipo Limite
superato ma di poco, Puoi migliorare: limite superato nella media,
oppure Complimenti: limite superato alla grande, magari con l'invito a
inserire il nome perchè compaia nei record del giorno e assoluti.

3 novembre 2008

Tirare

Ancora mi stupisco della percentuale bulgara, tendente al 99,9
periodico percento di quelli che, sul treno, nel passare da un vagone
a un altro, spingono con insistenza e come assorti nella
contemplazione di un mistero soprannaturale, la parte sinistra della
maniglia della stessa porta che sulla destra ha scritto tirare.

7 settembre 2008

Apple Iphone: the final post

Dopo lunga attesa l'iphone è arrivato nelle mie mani. Il 6 agosto.
Dopo 2 settimane l'ho venduto.
Un piccolo inciso: chi cerca di comprare "aifone vendita online" rischia di prendere una patacca, "iphone", cercate "iphone".
Forse tu, amico carissimo, mi chiederai Ma allora sei scema veramente? No, amico caro, è che non mi piaceva proprio. Avevo, ed ho, l'Ipod touch, avevo grandi aspettative per l'Iphone, e invece ogni funzione in più rispetto all'Ipod, essenzialmente il telefono, non mi piaceva.
Le cose che cercavo e usavo io in modo prevalente sul mio palmare, oggi resuscitato dalla tomba, l'Iphone non ce l'ha, un buon programma per la gestione delle attività, un po' di applicazioni di produttività, diciamo pure molto serenamente che le applicazione dell'app store sono quasi tutte minchiate inutili.
E se parliamo di minchiate non puoi scegliere suonerie con mp3, la sveglia con un mp3. Se per sbaglio crei un contatto doppio devi prendere foglio e penna per riscrivere i dati, non ha nessun cavolo di menù, non hai mai opzioni per fare niente, o fai quello che ha deciso il buon Steve Jobs o niente, non puoi impostare le preferenze per lo scaricamento della posta, tipo solo intestazioni, solo testo, ecc. ecc. è uno strumento per chi ha sempre il collegamento, è quasi solo per il collegamento, per quello è ottimo, eh. Ottimo monitor, inutile faccia una recensione, le caratteristiche tecniche le sapete anche meglio di me. Per quello però c'è l'Ipod che fa ottimamente la sua funzione.
Insomma, l'amore è finito. Se ne riparlerà, se mai se ne riparlerà, quando sarà un prodotto maturo, o quando ci sarà un emulatore del Palm OS. Altrimenti, abbandonando l'idea che possa esistere un device completo, ci terremo per sempre Treo e Ipod touch.
Alla prossima.

3 agosto 2008

L'importanza della proprietà di linguaggio

Stamani i miei bimbi, 4 anni e 2 anni e mezzo, parlando col padre, lo hanno chiamato Brutto aguzzino. Mi fa piacere che, così piccoli, imparino ad usare le parole nella loro corretta accezione.

30 luglio 2008

Cala Brandinchi (post triste)

Se c'è un posto fisico che io identifico con l'idea che il bello vada cercato e scoperto, questo posto per me è Cala Brandinchi.
Cala Brandinchi la conosco da tantissimo tempo. In gioventù, quando ero in vacanza in Sardegna, almeno una volta a Cala Brandinchi ci dovevamo andare. Arrivare era un'impresa, c'era la strada sterrata, non c'erano indicazioni, poi attraversavamo la pineta e ci perdevamo sempre, fino ad arrivare finalmente a questa spiaggia magica: sabbia bianca, acqua bassissima per un bel tratto dalla riva, con quei colori dal celeste all'azzurro che sembrano, per l'immaginazione, appartenere solo alle isole tropicali.
Cala Brandinchi, almeno un giorno, era come vivere un giorno in un sogno, il godimento assoluto del contatto con una natura quasi violenta nella sua bellezza, dai colori ai profumi.
Dopo diversi anni ci siam tornati a Cala Brandinchi. Questa volta è stato facile, ci son le indicazioni, c'è il parcheggio a pagamento, hanno fatto i vialini col pratino per arrivare alla spiaggia, hanno messo ombrelloni e sdraio a noleggio, hanno fatto il bar, i bagni pubblici, è un altro posto. E io in quest'altro posto non ci tornerò più.
Da un posto ideale è diventato una certezza: il mondo diventa sempre più brutto, esteticamente brutto, e il mondo che vedranno i miei figli sarà molto più brutto di quello che ho visto io.

29 luglio 2008

Alcune cose che le vacanze non ti fanno dimenticare (anzi!)

1. Il tatuaggio sulla schiena, appena sopra al culo, alzi la mano chi non ce l'ha. In città si incontra ancora qualche temeraria che lascia intravedere il tatoo dai pantaloni a vita bassa ma al mare ti ricordi che lo hanno tutte, e il tribale o sonasegaiocosa, quando accompagnato da lonze e smagliature, assume forme e significati ancora più grotteschi e spaventosi;
2. L'abbronzatura quella da 12 ore sul lettino, 6 davanti e 6 dietro, oppure da seggiolina a mollo sulla battigia sempre 12 ore, ma senza muoversi eh, lasciamo fare che fa male, noi siamo per vivere l'attimo siam giovani cazzo ce ne frega del futuro, ma proprio per vivere questo attimo, è brutta, non sta bene e soprattutto è antichissima;
3. Lo smalto mani-piedi viola fegato o viola prugna, vedi te quale tonalità preferisci, anche questo comunque ormai tutte, non è che sia proprio, come dire, bellissimo;
4. Nello scegliere gli accessori da spiaggia, i gioielli alle dita, polsi, collo e anche caviglie, accompagnati da occhialoni a goccia, cappello da cow-boy, e magari costume argentato e dorato rendono il look, forse, un tantino carico.
Ecco, ora non me scordo, torno al mare.

12 luglio 2008

Il mio post sull'aifon treggì

Non potevo esimermi dal contribuire all'argomento del momento.
Io mi innamorai dell'aifon treggì sulla fiducia fin dalla prima volta che vidi l'aifon.
Mio marito mi promise che sarebbe stato il mio regalo di compleanno: 23 maggio. Siamo un po' in ritardo ma si aspetta fiduciosi.
La notte bianca dell'aifon mio marito l'ha passata in fila davanti al negozio Tim, per onorare la promessa. Lui racconta, e suppongo ci si possa credere, che ha fatto la fila, è arrivato al bancone, glielo hanno dato, ha avuto la scatola in mano, poi gli volevano attivare l'ennesima sim card.
No, grazie, ne ho già mille, prendo il telefono e basta.
No, è obbligatorio.
Ma perchè, che ve ne frega di darmi l'ennesima sim da 5 euri, che poi butto via pure quella?
No, è obbligatorio.
Vabbè, datemela
....Lei non lo può prendere.
Perchè?
Ha raggiunto il numero massimo di sim.
E ci credo, fra quelle che ho fatto a mamma, a mia suocera, quelle fatte per forza che poi non ho mai usato, se non la smettete di volermi dare una sim ogni benedetta volta che voglio una cosa....
Lei non lo può prendere, non tocchi, ce lo ridia.
Mavaffa......
Ma mio marito ha mille risorse, lo aveva prenotato ovunque prenotabile, e solo per me, almeno, lui ha detto così, suppongo ci ci possa credere.
Unieuro, prenotazione online. Si presenta al negozio, con i miei documenti, codice fiscale, delega, tutto per poter far tutto a nome mio, visto che lui è un uomo bruciato. Al negozio gli dicono che, sì, la sua prenotazione esiste, ma siccome molta gente ha prenotato fisicamente al negozio, daranno la precedenza a loro. Se ne avanzano, allora, anche lui sarà soddisfatto. Quindi, al momento niente.
Mavaffa....
Io son molto tranquilla, non mi ha preso il delirio, anzi, penso con terrore alla mia vita senza Treo, che, a parte questo treggì, lo sanno anche i sassi che è superiore, penso si possa traquillamente aspettare che passi la febbre collettiva...però...però...ci siam capiti, no?

29 giugno 2008

Alcune precisazioni

Ho scritto un post su carta, un giorno, a lavoro, che ho avuto l'ispirazione ma non ho mai avuto voglia di copiarlo qua.
In attesa che mi venga voglia, prima che finisca giugno, che vedere un mese vuoto vuoto mi dispiacerebbe, faccio solo alcune comunicazioni di servizio:
1 ho la febbre, vabbè, ma *non* ho preso fresco, le stronzate, per favore, quando una sta male le richiede ancor meno, avrei volentieri preso fresco ma con 35 gradi all'ombra è difficile prender fresco, e se tu ribatti dicendo che è proprio quando è caldo che si prende fresco, non rispondo nemmeno più, tu e il fresco;
2 domani non lo so se vado a lavorare, va bene? e comunque decido *io*, se sto male non vado, se sto bene vado che c'ho da fare un casino prima delle vacanze, siam d'accordo? decido io, non me ne frega un cazzo se la tua regola vuole che si stia in casa un giorno sfebbrati, io conosco la regola del fare il cazzo che mi pare.
Goodbye.

12 maggio 2008

Mondo difficile

Che succede là?
Son giorni e giorni che accendo solo il computer a lavoro, non so più niente di voi.
Son giornate dure.
C'è gente stronza in questo mondo. Anche gente fantastica, ma in questi giorni si fan sentire di più gli stronzi.

3 maggio 2008

La famiglia al completo

Il Capofamiglia

La Regina della Casa

La peste Numero Uno

La peste Numero Due

Eccomi


Anche io non ho resistito.
E sottoscrivo la petizione.

1 maggio 2008

Il ricordino di Visco

Ieri è scoppiato il caso dei redditi degli italiani consultabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Dicono che è stata una decisione di trasparenza, che così fanno negli altri paesi.
Quelle stesse persone che ad ottobre 2006 sputtanarono in tutta Italia un pugno di coglioni curiosi, i cosiddetti spioni fiscali, che hanno subito perquisizioni in ufficio davanti ai colleghi, a casa davanti ai familiari, come criminali, che hanno avuto ogni tipo di procedimento a carico possibile e immaginabile, disciplinare, amministrativo, penale, alcuni, si è saputo dopo ma ovviamente non è stato pubblicizzato, per aver guardato la data di nascita di Prodi o altri Vip.
Andate a fare una ricerchina sulla rete per vedere quali erano le proposte di Visco nell'ottobre 2006 per risolvere il problema della curiosità fiscale di un gruppetto di sprovveduti.
Questo sarà l'ultimo ricordino, ma se penso agli scontrini parlanti delle farmacie, alle detrazioni più rigide per i figli a carico, alle nuove regole per la circolazione degli assegni, all'eliminazione della no tax area, non sapendo che succederà in futuro, il viceministro Vincenzo Visco non mi mancherà un istante.

26 aprile 2008

Getting things done

Mio marito è una persona con tantissime qualità, io non mi metto nemmeno a dire come son stata fortunata a incontrar lui, nella vita, e ad averlo accanto, non dovesse portar male.
Se proprio mi devo metter li a pensare se ha un difetto, ecco, io forse il difetto che gli posso trovare è che non ha molto senso pratico.
Le prova tutte per migliorare, per compensare questa tendenza all'inconcludenza pratica scrive tutto tuttissimo quello che deve fare (poi magari non è detto che lo legga, ma cerchiamo di non avanzare pretese eccessive), così non dimentica.
Adesso, però, ha veramente deciso di dover esser più pratico a tutti i costi, ha trovato il metodo: getting things done. Si sta leggendo tutto ciò che riguarda questo metodo e me lo spiega: raccogliere le informazioni, catalogare, fare prima le cose che non piacciono, fare subito quelle velocissime, ecc. ecc.
Insomma, da quando sta studiando questo metodo del getting things done, lui, per fare le cose, e farle davvero e subito, non fa altro che darmi ordini.

Un buon inizio di giornata

A volte rimettersi in pari con la lettura dei feed fa iniziar meglio la giornata.

19 aprile 2008

La PDL

Quando la giornalista alla tele parla degli eletti della PDL, degli esclusi
della PDL, delle opzioni dei collegi della PDL, secondo te cosa intende per
La PDL?

17 aprile 2008

Il ladro

Sabato notte i ladri han provato ad entrare in casa mia. Abbiam sentito i rumori ad una finestra, siam scesi e abbiam trovato la persiana forzata e l'infisso della finestra bucato dal cacciavite.
Inutile dire che ce la siam fatta sotto e ancora ce la stiam facendo sotto, ma mica perché ci possan rubare chissà che cosa, per i bimbi, che il pensiero dell'insicurezza dei bimbi mi sconvolge.
Abbiam guardato fuori e trovato impronte di scarpe, tante impronte di scarpe motose, che sabato sera pioveva e aveva piovuto tanto. Allora ho messo il mio piede accanto a queste impronte e non erano molto più grandi del mio piede, allora mi sono immaginata un uomo alto (o basso per lui, che io son 1,67) come me, col piede come me, con le scarpe da ginnastica con la suola larga e i rombi sotto.
Ieri è venuto uno che fa sistemi di allarme nelle case, ha visto la casa, ha preso i dati che gli servivano e, parlando, ha detto che in queste zone non ci son stati casi delle cosiddette rapine in villa, non che io abiti in una villa eh, ma per dire le rapine che entrano, picchiano, violentano e rubano, con le persone presenti e coscienti, ma ci sono, per ora, i casi tipici dei ladri che entrano e, se scoperti, scappano. Le cose che rubano in questa zona, nei furti che fanno ora, sono vestiti, scarpe, cibo, han svuotato armadi e congelatori.
Parlando io pensavo ai miei vestiti e alle mie scarpe, come farei senza che io son di quelle che prendon le simpatie per i vestiti e che se da oggi a domani non avessi più i miei pantaloni preferiti dovrei uscire in pigiama, quando l'ho guardato meglio, il tipo dell'antifurto, era alto come me, guardo i piedi, piede come il mio, scarpe da ginnastica con la suola larga coi rombi.
Ho pensato Ci sarà da fidarsi?

7 aprile 2008

Della chiusura di BlogBabel

No, pensavo che non volevo dire niente della vicenda di BlogBabel, che a me le cose di cui tutti parlano mi stufano in un nanosecondo, però poi mi trovo anche pensare (raramente) allo stato di semiabbandono in cui giace questo blog, che forse l'eutanasia sarebbe *il gesto*, ed a pensare anche che mi è andata di culo (come si usa dire tra noialtri raffinati) che BB sia chiusa proprio ora, sennò capace ero ultima, in classifica, e la cosa brutta sarebbe stata che nel mio caso la classfica avrebbe rispecchiato perfettamente il valore del blog.
Chiamatemi pure fortunella.

3 aprile 2008

Gli esercizi del collo

In gioventù, quando ancora facevo della ginnastica, c'erano gli esercizi del collo, quelli con cui si iniziava, di muovere la testa avanti e indietro, a destra e a sinistra, piegarla da un lato e dall'altro, ruotare la testa, te li ricordi?
E io pensavo Cazzo me ne frega del collo, voglio addominali, glutei, cosce, uno non fa tutta 'sta fatica per il collo!
Ora, per capire che si prova, rifalli un attimo, ma solo se non muovi più foglia da una decina di anni. Pare un massaggio shatzu.

21 marzo 2008

Signorina

Ci son delle persone che, non riesco a capire perché, quando incontrano una donna che lavora, ritengono che il modo migliore per rivolgersi a lei per chiamarla sia Signorina.
Ora, io questa cosa proprio non la capisco ma di sicuro mi infastidisce, ho sentito chiamare Signorina chiunque.
Vorrei fare un'indagine statistica per vedere quante persone, e se si arriva al 90 percento, telefonando al cup per prenotare una visita, chiamano Signorina la donna che risponde.
Mia suocera, per dire, quando va all'asilo a prendere i bimbi, le maestre le chiama Signorina, e l'effetto più grottesco si ha quando la Signorina di turno è la maestra che ha tre figli.
Quando io facevo la commercialista, ero in uno studio grande (per la zona), mi hanno chiamato Signorina un milione di volte, che probabilmente una donna non può essere dottore ma, se lavora, neppure signora, deve essere per forza segretaria e se segretaria Signorina.
In effetti penso sia proprio questo il fatto, che nel nostro intimo noi ancora crediamo che una donna che lavora sia una sfigata che nessuno se la vuole, quindi Signorina diventa un eufemisto, per non dire zitella. Però Signorina fa schifo, se uno non sa il titolo, che esistono anche donne laureate signori cari, malto meglio signora, molto più rispettoso. Siamo una società maschilista nel dna, donne comprese.
Quando sentirete chiamare Signorina, ricordatevi di me; se riterrete di procedere con un calcio nel culo, io non dirò Not in my name.
Buona Pasqua.

7 marzo 2008

Schengen e la libera circolazione delle persone (purchè sane)

Noi italiani siam fortunati, come quelli che fanno le scuole difficili che acquisiscono il metodo che li farà adattar bene ovunque; noi acquisiamo giorno per giorno la forma mentis di chi impatta continuamente con l'inutile complicazione del semplice, così quando le cose saranno semplici (ma quando?), noi ci faremo su una bella risata.
Oggi ho scoperto, a mie spese, che se devi prendere dei farmaci a carico del servizio sanitario, lo puoi fare solo nella tua regione, in un'altra regione te li danno, perché la prescizione del medico c'è, però li paghi. Oppure puoi andare a farteli riprescrivere dalla guardia medico, che uno, dopo che è stato dal suo dottore, non ha veramente niente di meglio da fare che andare anche da un altro, per la stessa identica prescrizione.
Vabbè, ora lo so, ho imparato, però mi chiedo se nessuno abbia mai pensato a questa soluzione e se lo ha fatto perché non può funzionare: periodicamente, che so, ogni fine mese, si fa Emilia Romagna deve 20 a Toscana, Toscana deve 15 a Emilia Romagna, Emilia Romagna caccia 5 e siam pari.
Ma vaffa vaffa và.

5 marzo 2008

Dinosauri

Dinosauri, il cartone della Walt Disney, piace molto ai miei bimbi che ora son nel periodo che, se non sei un dinosauro, un drago o un mostro, non ci devi scocciare.
I dinosauri li conoscon quasi tutti e, chi l'avrebbe detto, me li sono imparati anch'io. La storia del cartone li appassiona e si identificano con Aladar, il dinosauro eroe buono, tanto che Niccolò mi ha detto che a un bimbo che gli da' noia all'asilo, lui gli urla contro come Aladar urla al carnotauro, che secondo me è un'ottima strategia, non violenta e spiazzante per il nemico.
Stasera Niccolò liberamente rifletteva sul mondo dei dinosauri e io non posso astenermi dal fissare su banda alcune considerazioni con del contenuto scientifico:
i buonodonti (che sarebbero gli iguanodonti, come Aladar) son credatori buoni (ritengo intendesse predatori), i carnivori, invece, son credatori terribili;
i carnivori mangiano i vegetariani e i vegetariani mangiano i carnivori, sai perché? Perché hanno fame;
io sono un buonodonte, Giacomo è un buonodonte, babbo è un buonodonte e tu sei un buonodonte femmina;
i dinosauri non ci vanno all'asilo.
Quest'ultima notizia mi ha, comunque, particolarmente rassicurato.

12 febbraio 2008

Gli imbrogli della lingua

Oggi c'erano i colloqui individuali con i genitori dei bimbi della scuola materna di Niccolò e allora, visto che mio marito in questo periodo è a casa, abbiam detto Andiamo tutti e due, che il bimbo aveva avuto un po' di problemi di inserimento.
Poi la maestra ha detto, tra le altre cose, che il bimbo si mostra attaccato in modo un po' morboso al padre, sarà forse che non c'è mai, il momento del distacco quando c'è lui è più difficile, sarà che la madre (io) son lasciva e allora vien più facile il distacco.
E insomma, mio marito a questa cosa del lasciva non sapeva se menar le mani addosso a me (lasciva!) o addosso a lei (che offendeva!) ma io gliel'ho detto Aspetta, guardiam prima sul vocabolario che magari in genere dicesi lasciva donna che lascia andar via con facilità parti anatomiche, ma chissà che in taluni casi il lascito non possa esser di altra natura, tipo i bimbi all'asilo.
Insomma, ora si guarda, se non ci si sente più vuol dire che lasciva ha un solo significato: zoccola!

22 gennaio 2008

Sociopatia

Sarò sociopatica pure io, ma a me, quando mi arrivano le mail che hanno per oggetto Un po' di buonumore, oppure Per iniziare bene la giornata, o anche qualsiasi altra variazione sullo stesso tema (buonumore, amicizia, due risate) io, la prima cosa che faccio, butto tutto nel cestino e svuoto.

16 gennaio 2008

L'acquisto da fare

Dice il mio consulente informatico che l'acquisto da fare, invece, appena possibile, è questo, e io accetto le scelte del mio consulente in modo assolutamente acritico.
Di sicuro il nuovo Macbook air non mi ha conquistato.
E allora aspetteremo.

Update: il mio consulente informatico di cui sopra, di fronte a numeri come 299,00, comunque si emoziona.

14 gennaio 2008

L'arcobaleno


Stamani era lunedi, anche oggi era lunedi, e l'umore del lunedi non ve lo sto a dire io che il lunedi, basta guardarsi intorno, non c'è una persona sorridente di lunedi, ma io stamani col lunedi mattina iniziavo la settimana subito successiva a una settimana proprio brutta, quella del rientro, quella della sindrome premestruale, quella di un sacco di problemi a lavoro, di un sacco di piccole brutte notizie personali e di un sacco di pianti, quindi per me era ancora più lunedi del solito.
Stamani poi non pioveva ma il cielo era nero, ma così scuro che mi sembrava proprio che il mondo mi comunicasse un umore tetro.
Poi invece andando a lavoro, sotto al cielo nero, sulla strada che faccio che si chiama Aurelia, che qua Aurelia vuol dire camion e battone, da questo cielo nero su questa strada di camion e battone ho intravisto, a destra, uno spicchio di arcobaleno e ho detto Che bello l'arcobaleno.
Poi, all'improvviso, l'arcobaleno è diventato intero, luminosissimo nel cielo nero, proprio sopra di me che sembrava un arco di trionfo, il mio personale arco di trionfo che io l'ho capito che quell'arcobaleno era là per me che mi son detta Lo devo fotografare che lo voglio far vedere anche a loro che cosa bella mi è successa stamani.
E il mio arcobaleno mi ha cambiato la giornata perchè l'ho capito cosa mi voleva dire, il mio arcobaleno. Ve lo faccio vedere perchè spero dica la stessa cosa anche a voi, che era una cosa bellissima.

8 gennaio 2008

I piezz'o core

Io non sono una mamma pallosa, di quelle che parlano sempre e solo dei propri figli, come son belli, come son bravi, cosa hanno detto, cosa hanno fatto e così via, ma non posso neppure evitare di parlare dei miei figli quando ne ho voglia per paura di sembrare una madre di questo tipo. Questo a maggior ragione sul mio blog dove, fino a prova contraria, scrivo quel che pare a me e non quello che vuoi leggere tu che sei libero di non leggere, e infatti moltissimi si prendono questa libertà, per dire.
Oggi mi va di raccontare un paio di cose dei miei figli, quindi se non vuoi sentir parlare di bambini fermati qua e ci risentiam più avanti (forse). Però una piccola premessa concedimela, che la cosa che devi sapere è che quello che differenzia me da quasi tutte le altre mamme del mondo è che loro credono che i propri figli siano i più belli, i più simpatici, i più intelligenti del mondo, mentre nel mio caso è così veramente. Capirai allora la difficoltà di non sembrare una mamma di un certo tipo avendo tutti i motivi per esserlo. Però non lo sono, non lo sono e basta.
Detto questo ci son due piccole conversazioni dei miei bimbi che mi son state così simpatiche che me le voglio ricordare e allora le scrivo qua che, in fin dei conti è un diario (nel mio caso più un settimanario) e si sa, l'inchiostro può scolorire, la banda non scolorisce.
Per semplicità indicherò con N il grande e con G il piccolo per raccontare la conversazione:
G io sono Simba
N no, io sono Simba
G no, io sono Simba
N no, sono io
G tu sei Nala
N no, sono Simba
G no, io sono Simba
N no, io non sono Nala, io sono Simba, Nala è una femmina e io non sono sono una femmina, guardami, guadami come sono, non sono tutto rosa
Invece stasera ho detto Bimbi, telefoniamo a babbo per fare un salutino? SI!
Quando ha risposto gli ho passato il piccino e lui Babbo, bua! (per chi non lo sa bua vuol dire che si è fatto male) e io No, tesoro non gli dire così che non è vero, poi babbo si preoccupa se gli dici che hai la bua, e lui allora Babbo, visitato!
Son proprio piezz'o core.

7 gennaio 2008

A futura memoria

Il post precedente, che ho provato a modificare in tutti i modi per renderlo graficamente coerente col resto di questo (bel) blog, evidentemente senza successo, resterà così per sempre, a futura memoria e come monito a tutti gli sciocchi che ritengono che i sistemi windows (normale e mobile), pur legnosi, abbiano il grande vantaggio di risolvere tutti i problemi di compatibilità sulla rete.
Ho questo nuovo smartphone con windows mobile 6 e, si, ho umts, hsdpa, wifi, si, ce li ho, non lo nego, però riesco a commentare meno di prima (ora neanche blogger) e per i miei post il formato lo sceglie lui, ci siamo organizzati così, io e lui, io la mente lui il braccio.
Per la posta elettronica, aiuto!
Viva Bill Gates e la sua faccia di chiul!
Ma, sempre per futura memoria, la colpa è anche di Palm, e ora anche di Apple, ecco! Dispettosi! E anche uffa, và.

5 gennaio 2008

Impazienza

Ora che tutto è finito, a voi che risulta, si deve aspettare ancora molto per la primavera?