3 agosto 2007

Pensieri sotto il sole (però oggi piove)

Possibile che in vacanza non riesca a non pensare al lavoro? Son proprio fessa. Però c'è un dilemma che, giorno per giorno, ingigantisce e, se prima ero certa di quello che volevo fare, ora non lo sono più.
La mia ex capa non c'è più. Il nuovo capo (pro tempore) è un coglione.
Fino ad ora l'incarico, fiduciario, lo dava il direttore. Da settembre entra in vigore il nuovo contratto per cui il direttore sceglie tra quelli che si propongono.
Il lavoro è pesante, di scadenze, e noi siamo pochi e irragionevoli, i soldi in più per il capo son due lire. I bimbi sono ancora piccoli, mio marito è lontano e quindi sono sufficientemente esaurita.
Fino ad oggi ero certa di voler lavorare il mio, seriamente (certo) ma fregandomene degli eventuali errori del nuovo e inesperto (e cialtrone e col culo parato) capo, che sarà l'unico del mio team a proporsi.
Piano piano mi rendo conto che un piccolo tarlo nella testa, che cresce, mi dice: se lo fa lui tu lo puoi fare a maggiore ragione, è la prima occasione concreta di carriera, io ho più titoli di lui e più esperienza nel mio lavoro.
Faccio la domanda e costringo il direttore a scegliere e a motivare la scelta? Ma se poi scegliesse me, ce la farei a sopravvivere? E se scegliesse lui ci rimarrei troppo male?
Non faccio la domanda e vado avanti così, a fare il mio, con occhi e orecchie tappati?
Un mese per pensare e decidere, agosto, speriamo che il sole non mi rincoglionisca.

2 commenti:

caporale ha detto...

il sole non rincoglionisce, ma eleva lo spirito. al ritorno farai di sicuro la scelta giusta

Birra ha detto...

Grazie, la scelta è sempre quella giusta ;-)