14 novembre 2007

Della difficoltà di scrivere

Vociferasi che per essere veri bloggers si debba riuscire ad immaginare quel che si vive come fosse un post.
Per me non è così. Io, ogni tanto, ho come la lampadina (del genio) che si accende e allora voglio e devo scrivere la cosa che mi è venuta in mente. Però viver le mie cose immaginandomele post(s), no, non mi viene proprio.
Per dire, ora è un periodo che io non c'ho proprio niente che mi va di scrivere, non mi viene niente, anche se delle cose le penso, chiaro che penso, e immagino e rifletto e tutto quanto come fanno tutte quante le persone normali, e diversamente normali. Però non mi vengono come post, mi vengono come pensieri.
Stamani, per esempio, andavo a Lucca e ho visto un cartello che diceva Lucca 8 km, poi dopo un po' uno che diceva Lucca 9 km, e dopo un altro po' uno che diceva Lucca 8 km e mi son venuti in mente altri cartelli tipo Parma 10 km, poi a Collecchio il cartello Parma 11 km e poi Parma 10 km, e allora ho pensato che poteva essere carino scrivere di come son strani questi cartelli, che forse le misure le prendono in linea d'aria ma tanto nessuno di noi vola e allora perchè scriverle così, che poi uno pensa di dover tornare indietro.
Poi un'altra volta pensavo a come è cambiata la socializzazione, che ora ci son tutte queste cose che ti permettono di inserirti nella società civile con mezzi nuovi, che prima se avevi un titolo avevi un ruolo sociale assicurato, ora invece lo spazio va conquistato, anche nella rete, e allora forse era il caso di aprire un blogghino ai miei figli, come si apre un librettino di risparmio, così che io possa aiutarli a crearsi un ruolo attivo nella società. Questi pensieri avevano un taglio più ironico, ecco, se si pensasse che son davvero rincoglionita.
Poi, però, non mi va. Preferisco leggere. E, allo stesso tempo, a volte la prendo un po' secca con le piccole cose, con i dettagli, che mi piace sapere o immaginare il quotidiano più intimo, sarò morbosa, non saprei, è una delle mie forme di curiosità. E allora, se intorno alle 7,30 del pomeriggio mi leggo i feed e vedo che tutto il mondo posta, e mi si crea l'immagine mentale della blogosfera tutta che aspetta l'ora di cena davanti al computer, io riesco solo a fare il refresh di google reader per vedere chi aggiorna. E poi mi immagino LA CENA È PRONTAAA!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Cos'è google reader, come si accede?
Ti ho scoperta oggi.
Un saluto con un accenno di lucidità...! ;-)
vanna

Anonimo ha detto...

anche io sono una drogata di morbo, sostengo il blog come forma socialmente accettabile di voyeurismo.
patty

Birra ha detto...

Vanna, buongiorno! Google reader è un servizio di google per la lettura dei feed, grazie per la domanda, mi fa sentire navigata :)
Patty, meno male non son sola con questo vizio, poi ci si scambia il materiale eh ;-)

Anonimo ha detto...

e al limite si costituisce un comitato per la raccolta e protezione dei dati morbosi
patty

lapitzi ha detto...

che immagine carina. tutti a cena contemporaneamente, una grande famiglia. yuhu! :)

caporale ha detto...

:-)
oh, qui si sta preparando un risottino ai funghi (per cena, ovvio), da te?

Birra ha detto...

Signore, Signori, qua oggi io ho trovato dell'umana comprensione, grazie :)
Ah, per cena ci siam voluti assicurare una notte pregna di sogni, ci siam andati giù di zuppa. Questa cena virtuale con voi è stata carina :)